Incendio camino (canna fumaria)
Descrizione
La canna fumaria o camino è il condotto che ha la funzione di portare all’esterno dell’abitazione e disperdere in aria il fumo prodotto dalle nostre stufe, caldaie o caminetti.
Se questo condotto non viene pulito regolarmente o ancora, se vengono bruciati materiali non idonei (plastica, nylon, indumenti o quant’altro), sulle pareti si depositano delle ceneri sottili che a lungo andare formano uno strato sempre più spesso.
Questo, oltre a diminuire il tiraggio del camino (diminuisce la resa), crea un grosso pericolo. Lo stesso vale per tubazioni a vista interne all'abitazione (es. stufe a pellet - vedi figura).
Durante il funzionamento degli apparecchi si sviluppano temperature notevoli e, come ogni materiale combustibile, anche le particelle di cenere, prendono fuoco.
Il problema di questo incendio è quello di surriscaldare ciò che si trova immediatamente all’esterno della canna fumaria: il tetto e l’isolazione dello stesso che sono spesso costruiti con materiali combustibili (legno, poliuretano, polistirolo, guaine, ecc.).
A chi non conosce i metodi di trasmissione del calore, sembrerà pressoché impossibile ma, il calore delle fiamme all’interno del camino (soprattutto quelli non costruiti a regola d’arte) può trasferirsi al tetto provocandone il surriscaldamento e la successiva accensione. Bastano 200-250 °C perché il legno del tetto si incendi autonomamente, mentre all’interno del camino incendiato, si possono raggiungere delle elevate temperature, di oltre 800 – 1000 °C.
Per questo è molto importante che il camino sia pulito regolarmente e da persone abilitate. Nelle nuove abitazioni deve essere progettato secondo le vigenti normative in materia di sicurezza antincendio.
Cosa fare
Chiamare i Vigili del Fuoco che arrivati sul posto controlleranno l’incendio, la situazione della canna fumaria e con l’aiuto della termocamera, la temperatura delle parti adiacenti. I medesimi Vigili del Fuoco possono servirsi di apposite squadre dotate di speciali telecamere per verificare che all’interno della canna fumaria non si siano formate delle crepe o fori che possano diventare pericolose per la fuoriuscita di calore con relative fiamme.
Cosa non fare
Non gettare acqua nel camino per spegnere le fiamme. L’acqua, evaporando si espande, raffreddando violentemente le pareti del camino medesimo, provocando quasi sicuramente la rottura della canna fumaria. Questo significa la ricostruzione della stessa!
Prima di gettare acqua nel camino si deve salire sul tetto. Anche questo è da evitare. Spesso non si possiedono nemmeno le protezioni necessarie e, oltre a questo, i fumi che fuoriescono dal camino sono dannosi per la salute.
Vi consigliamo infine di leggere anche la nostra pubblicazione, “Incendio Abitazioni Attenzione ai Camini”, presente nella sezione Utilità e documenti – Manualistica VV.F. Pinè.
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